07/05/2012
Infortuni in “serie” – la Compagnia indennizza solo il primo.
Quattro infortuni in appena nove mesi, tutti alla stessa caviglia ma in zone sempre diverse. Capita ad un giocatore di basket professionista. Duro colpo all’agonismo dell’atleta, duro colpo alle ambizioni della società sportiva, impegnata in Italia e in Europa.
La Società, però, si era premunita con una polizza assicurativa stipulata con i Lloyd’s e chiede quindi all’assicuratore il dovuto come previsto nella polizza.
Non è però dello stesso parere l’assicuratore, il quale contesta non il primo indennizzo, ma gli atri tre in quanto «i successivi infortuni costituiscono mere conseguenze del primo», quindi «non sono autonomamente indennizzabili, perché dovuti a non perfetta guarigione».
Questa versione proposta da Lloyd’s, viene accolta sia in primo che in secondo grado.
Quadro erroneo, secondo la società sportiva, in quanto «presupporrebbe che l’infortunato avesse ripreso a giocare prima di essere completamente guarito ma tale circostanza non trova riscontro nella documentazione medica» e soprattutto «non tiene conto che i successivi infortuni hanno colpito parti diverse della caviglia sinistra». Ci si trova di fronte, quindi, di fronte a «tre diversi episodi infortunistici che, se avessero colpito una persona sana, avrebbero provocato analoghe malattie traumatiche».
Ma anche per la Cassazione (nella sentenza allegata del 20 di aprile), i tre successivo infortuni sono da considerare come una “reazione a catena”. Di conseguenza, è giustificato – così come evidenziato in secondo grado – il rifiuto della compagnia assicurativa di accogliere la richiesta di indennizzo della società sportiva.
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