23/02/2012
Infiltrazioni di acqua in condominio. Un caso particolare
Il proprietario di un appartamento subiva danni per infiltrazioni di acqua dallo scarico e citava in giudizio il condominio che si opponeva.
La sentenza di primo grado dava ragione al condomino sulla base dell'espletata consulenza tecnica d'ufficio, la quale accertava che le lamentate infiltrazioni non derivavano da condotte delle unità immobiliari bensì dalla braga (raccordo verticale) nella quale si innestavano detti condotti per scaricare nell'impianto condominiale.
Non così la sentenza d’appello. La perizia depositata in giudizio chiariva che la braga non era costituita da un'unica tubazione continua, bensì da una serie di tratti di tubo che, in corrispondenza dei vari piani, risultavano tra loro collegati dalla stessa, quindi utilizzata dalla collettività.
Stesso principio ribadito dalla Suprema corte la quale osserva che, in assenza della braga, nel caso di specie, non vi sarebbe stato raccordo tra le tubazioni di scarico verticale poste in corrispondenza dei singoli piani dell'edificio condominiale. Di conseguenza i danni provenienti da eventuali infiltrazioni derivanti dalla braga dovranno essere risarciti al singolo proprietario dalla collettività condominiale (che, a sua volta, potrebbe essere manlevata dalla compagnia con la quale sia stata stipulata una copertura assicurativa del fabbricato).