29/05/2024
A proposito di CAT NAT
A seguito di un nubifragio, una grande quantità di acqua si riservava nella rampa delle scale di accesso al piano seminterrato di uno stabilimento industriale per il confezionamento di capi di abbigliamento, accumulandosi nel piazzale antistante.La forte pressione dell’acqua provocava lo sfondamento di una delle saracinesche dei locali-deposito e l’acqua mista a fango e detriti penetrava fino ad un’altezza di 2 metri, sommergendo migliaia di capi e una Maserati, nonché danneggiando l’impianto elettrico e le opere murarie.
Si chiedeva, quindi, alla compagnia di essere indennizzati dei danni subiti, la quale, però negava l’indennizzo, sostenendo che il sinistro non rientrava tra quelli coperti da polizza assicurativa sugli “Eventi Atmosferici”.Il Tribunale, espletata l’istruttoria, negava la domanda fatta dall’assicurato, ritenendo che i fatti accaduti non rientrassero tra quelli coperti dalla polizza con conseguente esclusione della copertura assicurativa.
La Corte d’Appello, invece, riformava la decisione del Tribunale, condannando l’assicurazione a pagare la somma di € 1.128.915,69, oltre rivalutazione ed interessi, nonché le spese processuali di entrambi i gradi.Leggete pure la Vs. clausola “Eventi Atmosferici” e interpretatela come foste la Cassazione.